Con la presentazione ieri in Commissione Ponte degli aspetti cantieristici del ponte: interferenze con il traffico, approvvigionamento idrico e quant’altro l’ing. Daniele Scammacca, ingegnere trasportista dal 2019 in ANAS e dal 2025 responsabile della cantierizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina per il Contraente Generale Stretto di Messina S.p.A., classe 1985 siracusano e per questo grande conoscitore del territorio, ha chiarito alcuni dei dubbi più rilevanti sui possibili disagi derivanti dalla costruzione dell’opera. Di seguito una summa delle video interviste rilasciate ieri dal professionista (TCF, RTP, Tele 90 – Canale 98).

– Abbiamo un termine di paragone sotto gli occhi. Nella provincia jonica Webuild sta lavorando al raddoppio ferroviario, qui è emerso il problema che la viabilità esistente non adeguata a reggere quella di cantiere, i passaggi dei camion per il movimento terra. Come state ragionando per Messina per il cantiere principale Capo Peloro, ma anche per quello cittadino Contesse?

Ing. Daniele Scammacca

– Il traffico su gomma sarà minimizzato, ha questo scopo il pontile del cantiere di Ganzirri, infatti gran parte del materiale degli scavi verrà trasferito via mare con delle chiatte nella zona di Villafranca. Per il resto le arterie che avranno un maggior carico di mezzi pesanti sono la Panoramica e la A20 Messina-Palermo. Su queste arterie mediamente per tutta la durata del cantiere avremo 10/15 veicoli/ora, ci saranno solo dei picchi dove si arriverà a 30/40 veicoli/ora, ma sono dei picchi brevi di massimo due o tre mesi.

– Un’altra FAKE NEWS che smentiamo categoricamente è che la città potrà subire delle interruzioni… verrà separata. NA questo fatto è stato dettagliatamente studiato dal Contraente Generale, infatti la dove la circolazione avrebbe potuto interferire verranno realizzate le ormai famose PISTE DI CANTIERE e verranno realizzati dei cavalcavia per passare sopra la viabilità esistente e laddove questo non sarà possibile verranno fatti dei piccoli by-pass che consentiranno alla viabilità ordinaria di non interferire con quella di cantiere.

In una parola il problema viabilità di cantiere non solo è risibile, ma proprio NON ESISTE.

– Anche la zona sud vi è un importante cantiere, il secondo in ordine di grandezza dopo quello di Ganzirri?

– No, l’area del cantiere di Contesse proprio non interferisce con la viabilità di cantiere. L’area è circoscritta ad una zona di attualmente di RFI in cui c’è un fascio binari, Da lì i mezzi di cantiere, ma parliamo di traffico minimo di 10/15 vicoli/ora, si immetterà nella viabilità ordinaria che, per la capacità della viabilità in quella zona, il traffico ordinario non verrà assolutamente messo in sofferenza.

APPROVVIGIONAMENTO IDRICO AUTONOMO PER IL PONTE + UNA PARTE CEDUTA ALLA CITTÀ

Complessivamente ai cantieri del ponte servono 67 l/s Il plus di 93 l/s verrà ceduto alla città e coprirà 1/5 del fabbisogno mancante