“L’unica certezza è che i 2,3 miliardi dei fondi fsc per dovevano servire per le nostre strade disastrate e altre opere infrastrutturali fondamentali per la crescita della Sicilia non ci sono più, mentre rimangono e sono sempre più grosse le incognite sul ponte”.
Lo sostiene il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, dopo la pioggia di osservazioni, ben 68, del comitato scientifico, “che – dice il deputato – ha praticamente seppellito il bluff elettorale di Salvini che aveva annunciato l’apertura dei cantieri entro l’estate. Al ponte di Messina non crede praticamente più nessuno se non coloro che ci lucrano su lauti compensi pagati con soldi pubblici”.
“I rilievi del comitato scientifico – continua Antonio De Luca – oltre che numerosi sono tutt’altro che marginali, come la tenuta in caso di forte vento o in caso di eventi sismici, cosa che ci fa stare tutt’altro che tranquilli. Non vorremmo che l’illusione di quest’opera sia portata avanti solo per consentire alla moribonda Lega di raccattare qualche voto in più. Questo ponte, tanto irrealizzabile quanto dannoso, alla luce dei rilievi posti, appare anche potenzialmente pericoloso. Anche se, lo ripeto, non credo vedrà mai la luce”