“L’idea del ponte sullo Stretto è questo: una cicatrice nera, a sfregiare lo specchio d’acqua dove un tempo navigava Ulisse. Giacché lo Stretto è parte del patrimonio culturale, oltre che di quello naturale. Ma lo Stato italiano ha appena riscritto l’articolo 9 della Costituzione per rafforzare la tutela del paesaggio, e diventa il primo nemico del paesaggio. In nome della viabilità, e allora mi domando: potremmo costruire un ponte sospeso sopra il Colosseo, per migliorare il traffico di Roma?”. Così ha esordito il costituzionalista Michele Ainis introducendo la conferenza stampa, che si è tenuta ieri alla Camera dei Deputati, di “Invece del ponte”, il comitato di cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto, alla quale ha presenziato la senatrice Barbara Floridia, Presidente Commissione vigilanza Rai.

L’economista Guido Signorino, intervenuto di seguito, ha ricordato come il ponte sia un’infrastruttura per la quale non esiste un progetto definitivo approvato, né un’indicazione credibile di costo “comicamente passato in questi mesi da 7,2 a 8,5, a 12, a 14,6 miliardi e ora, opportunamente, ridisceso a 11 miliardi”. Richiamati anche dal docente di economia i rilievi posti nel corso delle audizioni riguardo il rischio di inaccessibilità all’hub di transhimpment del porto di Gioia Tauro ai portacontainer, nonché alle più grandi navi da crociera nel porto di Messina: “Siamo di fronte a uno zombie resuscitato da un decreto sulla cui legittimità e opportunità l’Autorità anticorruzione ha evidenziato fortissime riserve”, ha concluso Signorino.

“Il ponte avrà un impatto devastante sui territori, con la consegna delle città di Messina e Villa San Giovanni ad almeno un decennio di sacrifici insopportabili, senza alcun beneficio realmente dimostrabile”, ha dichiarato Elio Conti Nibali, rappresentante del comitato “Invece del ponte”, che ha anche denunciato l’emarginazione dei sindaci delle città interessate durante la progettazione dell’opera. “Un no fortissimo al ricatto del ponte, mille sì agli investimenti utili”, ha concluso Conti Nibali.

In conclusione, Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde, ha evidenziato le gravi criticità del decreto legge in esame riguardo i profili della concorrenza e del tentativo di recuperare una valutazione ambientale, la VIA, che non c’è mai stata. “Questi temi – ha detto Bonelli – saranno sottoposti al Commissario Europeo per la concorrenza in un prossimo incontro”.