C’è molta confusione in questi giorni sul ritardo del parere del CIPESS al PD2024 da sempre indicato come “punto di non ritorno” per l’avvio dei lavori del ponte sullo Stretto di Messina. C’è molta, anche, speculazione da parte del no pontismo resistente, l’allarmismo fatto alla gente dai vari Signorino, ma soprattutto dall’avvocato no ponte messinese Nicola Bozzo del quale in queste ore è circolata l’intervista “Il progetto ponte sullo Stretto è fermo al box a Roma” e proprio su questa più sotto ci soffermeremo dimostrandone la sua infondatezza.

Il ritardo ad oggi accumulato dal DAY 1, giorno di inizio dei lavori definito dal cronoprogramma del PD2011 aggiornato al 26 maggio 2023 data di approvazione della legge 58 (Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria) e poi rimodulato sia dal PD2024 ver. febbraio 2024 che dal PD2024 ver. settembre 2024 è ad oggi di quasi 10 mesi.

  • PD2011 inizio lavori previsto dal cronoprogramma (tav. GE0037) il 02/12/2011
  • PD2011 inizio lavori previsto dal cronoprogramma traslato di 13 anni il 02/12/2024
  • PD2024 (ver. febbraio 2024): Firma atto aggiuntivo = inizio lavori con le attività anticipate 25/09/2024
  • PD2024 (ver. settembre 2024): Firma atto aggiuntivo = inizio lavori con le attività anticipate 15/12/2024

MESI DI RITARDO ACCUMULATI (9 mesi e mezzo in tutto)

  • 1 mese ritardato parere del MASE espresso il 15/04/2024 che da 30 giorni alla società per rispondere (quindi 15/05/2024)
  • 4 mesi proroga chiesta da Stretto di Messina e concessa dal Governo come previsto nel DL 35/2023, risposta consegnata nei termini il 14/09/2024, a quel punto il CIPESS doveva esprimere parere al PD2024 aggiornato il 15/11/2024
  • 45 giorni per primo slittamento parere al 30/12/2024
  • 50 giorni per secondo slittamento parere al 20/02/2025
  • 40 giorni per terzo slittamento parere al 31/03/2025

PERCHÉ IN OGNI CASO IL CIPESS SI ESPRIMERÀ ED I LAVORI AVRANNO PRESTO INIZIO

Proviamo a spiegarlo semplice con un disegnino. Se il Governo vuole realizzare l’opera, l’opera si farà, infatti chi deve esprimere i pareri da qui all’inizio lavori è sempre e solo il Governo, non c’entra l’Europa.

  • La Stretto d Messina, stazione appaltante è una società dello Stato, quindi del Governo;
  • Il Comitato Scientifico è di Stretto di Messina, quindi del Governo
  • Il MASE è il Governo
  • Il Consiglio dei Ministri è il Governo
  • Il CIPESS è il Governo

PERCHÉ SI È PERSO TEMPO PER ACCONTENTARE L’EUROPA QUANDO L’EUROPA NON DOVREBBE INTERFERIRE NELLE DECISIONI DI UNO STATO SOVRANO DI COSTRUIRE NEL SUO TERRITORIO QUALSIVOGLIA INFRASTRUTTURA?

Erdogan per fare il Çanakkale, ponte sospeso più lungo del mondo e per di più fatto anche dalla italiana Webuild che costruirà il ponte sullo Stretto, mica ha chiesto all’Europa…. Erdogan manco c’è nella UE 😊

Ecco che però il Governo non ha voluto correre rischi di intoppi futuri, coi venti di guerra dei continui ricorsi dei no ponte poi, e dunque si è scelto di soddisfare la VINCA europea, nello specifico si trattava di un problema ambientale riguardante la migrazione dei rapaci, e di fare le cose a modino, ma siccome si sarebbe perso tempo a sistemare le cose con nuovi studi e/o opere di mitigazione e compensazione (comunque già previste nelle quasi 2000 tavole di integrazione solo ambientale del nuovo PD2024), ecco spuntare la “scorciatoia” della famosa informativa UE che come previsto dallo stesso regolamento europeo consente all’Italia di andare in deroga a quanto sopra presentando una relazione che spieghi perché l’opera è strategica per il Paese, in pratica non si puo’ prescindere dalla sua realizzazione. Informativa pronta già da qualche tempo ma che doveva avere un ultimo passaggio dal Consiglio dei ministri, ma il CdM è il Governo (vedi specchietto sopra) così come a remengo se ne vanno gli auspici dei no ponte: Pichetto Fratin non ha ancora formato (il MASE è Governo) etc. etc.

Dunque caro avv. Nicola Bozzo, diciamola soft… hai interpretato male. Prova ne sia che se vai al sito del CIPESS trovi le delibere dello scorso novembre, la n.77 e la n.78 che parlavano dell’aspetto finanziamento del Ponte, già in Gazzetta Ufficiale e tu pensi che il Governo le avrebbe approvate se aveva intenzione di non approvare il progetto?