Ieri riunione fiume in commissione ponte da Pippo Trischitta durata ben 4h e 38′, ma importante perché finalmente personaggi illustri e competenti hanno potuto distruggere definitivamente e con verità, non le bugie a cui ci aveva abituato il “gruppo”, tale lo ha definito l’ing. Mario De Miranda quando il presidente gli chiesto se il “noi” che usava fosse plurale maiestatis o invece fosse da riferire a lui ed i suoi amici no ponte. Figlio di Fabrizio uno che l’Italia l’ha fatta costruendo maree di ponti e che probabilmente sentendo le assurdità del figlio si starà rivoltando nella tomba.

Bene il “gruppo” dei no pontisti, ingegneri non famosissimi che cercano fama su internet forse perché invidiosi o non considerati nei vari team sul ponte in cui certamente con presunzione magari avrebbero voluto fare parte, viene annichilito dagli esperti veri. Qui a dargli delle risposte serie e definitive c’era non solo Stretto di Messina in forze (ingg. Achille Devitofranceschi, Valerio Mele ed Eugenio Fedeli), ma anche due illustri “collaboratori” esterni della stessa Stretto, ma dal curriculum illustre: niente popò di meno che il prof. Giorgio Diana, stavolta venuto di presenza seppure in carrozzina (ricordiamo che è prossimo ai 90) ed il sismologo Ezio Faccioli. Ma sentiamoli. (Nella foto di copertina di GC, il nostro componente del CTE Giacomo Guglielmo, Giorgio Diana e Valerio Mele).

Ma basta! Sta umiliando decine di persone… duecento anni di storia dell’ingegneria. Basta con questa storia!

Devitofranceschi rivolgendosi a Risitano che lo stava fastidiosamente interrompendo

1 e 2 Rizzo e Mazzolani e le risposte di Diana e Meli

Santi Rizzo presenta il suo team di “dubbiosi” dice che hanno preparato un dossier con i loro dubbi e spedito a Stretto e parla ancora di criticità… di prescrizioni (il riferimento è ancora alle 68 raccomandazioni rilevate dal Comitato Scientifico che il 14/02/2024 aveva approvato all’unanimità il progetto – ndr). Ma dopo poco verrà sputtanato da Valerio Mele il quale gli spiegherà una volta per tutte la differenza che c’è nel Codice degli appalti tra prescrizioni, se non si ottempera alle quali il parere è da considerarsi negativo e raccomandazioni che invece sono ininfluenti per il parere, queste da assolversi non il 15/11/2024, data prevista per l’approvazione del CIPESS (famoso punto di non ritorno secondo Pietro Ciucci l’AD di Stretto), che come noto verrà dopo i 30 giorni dalla pubblicazione risposta alle 239 osservazioni MASE prevista appunto per il 15/09/2024 ed altri 30 come previsto nella norma. Sono solo raccomandazioni appunto.

Quindi Diana seppellisce Mazzolani che dopo 14 anni ancora ce la mena con i suoi grafichetti che dimostrerebbero che per lui, ma solo per lui nel globo terraqueo, il progresso deve avere un andamento lineare ed un salto del 43,47% dai 2300 m dello Yangtze River Bridge, che nel 2028, quindi prima della costruzione del Ponte di Messina che con i sui 3300 m batterebbe questo record, sarebbe impossibile.

Diana spiega ben la non importanza avuta mai nella storia dell’ingegneria civile dell’andamento lineare della tecnologia (teoria sostenuta, a quanto pare, solo da Mazzolani), ma di più, spiega bene perché anche il salto questo invece del 221% tra i 1.488 m del Xihoumen Railroad Bridge, che nel 2026 sempre in Cina diventerà il ponte per auto e treni più lungo del mondo e il nostro ponte. Ancora una volta si deve tornare a spiegare che per i treni un ponte più lungo è meglio che uno più corto, e perché la pendenza è minore e perché più sicuro è il passaggio dei lunghi convogli (Ludovico Coriglaino docet).

3. Faccioli risponde a Mazzolani sulle faglie e a De Miranda sulla percorribilità ferroviaria

In estrema sintesi, ma comunque qui vi linkiamo la risposta, è falso che la torre calabra sorgerà su una faglia attiva, tra l’alro lo studio che lo certificherebbe è inaffidabile, ma se anche così fosse stato la faglia certamente avrebbe inciso in maniera veramente minima, altre sono le faglie nel mondo che avrebbero potuto impedire la realizzazione di ponti, ma così grazie alla tecnologia non è stato e quei ponti stanno lì anche da un secolo (si pensi al Golden Gate Bridge sulla faglia di San Andreas). Sempre nel link trovate la risposta a De Miranda sulla percorribilità ferroviaria.

Figura 1 – Il grafico con cui il sismologo Ezio Fccioli smentisce le fantasiose teorie di Mazzolani e De Miranda

4. Devitofranceschi risponde a Risitano sui cavi

Ma per quanto mi riguarda il clou della giornata si è avuto alle 4:30:06 allorquando Achille Devitofranceschi ha SEPPELLITO Risitano. Naturalmente vi invito a vedere tutto il suo intervento finale, in fondo sono solo 7 o 8 minuti delle quasi 5 ore di diretta, ma c’è tutto: la risposta sulla famosa tavola PS0043 e il suo paragrafo 6.5 e 6.5.2 delle pagine 42-43, la prova suggerita che Webuild ha detto si farà in 6 mesi, il tempo necessario per costruire la macchina di 25 m, e soprattutto importanti notizie anche per noi che il nostro ponte a doppio cavo su ogni sella non è certo una primizia, si pensi al Giovanni Verrazzano del 1964 ed ancor prima ad un ponte degli anni 30.

Particolare simpatico, più volte Devitofranceschi ha chiamato in causa De Miranda invitandolo a spiegare a Risi, che interrompeva fastidiosamente come una zecca, ad esempio cosa fosse la FIB della quale il nostro “ingegnere meccanico” ignorava l’esistenza.

Figura 2 – In questo screen Devitofranceschi spegne Risitano sui cavi

I miei 54 articoli e dove trovarli

La finestra sul ponte (i primi 12 articoli fino al 2 giugno 2023)

Articoli su Pontesullostrettonews (dal 14 giugno 2024)

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