Io vi dico di cose CONCRETE, per le quali abbiamo una ditta che ha vinto un appalto, c’è una copertura finanziaria totale e addirittura una data certa di inizio lavori. Il Comune di Messina “gioca” con gli appalti concorsi di progettazione per i quali grandi studi di architettura di importanza MONDIALE, come è lo studio Lucchesi, vincono gare di progettazione e mettono i loro ingegneri giapponesi a spiegarci della INDUBBIA valenza di FANTASMAGORICHE progettazioni con edifici a torre (non torri di ponti da 3,3 km), ma semplici edifici, ad esempio una torre di 18 piani alta 87 m nel centro cittadino (ad oggi l’edificio più alto è 18 m).
Purtroppo questo concorso di progettazione è stato vinto nel 2015 e non teneva conto del ponte perché gli avevano detto, poveretti, che non ci sarebbe stato.
In una parola mentre il vostro Palamara si diverte aggratis su Facebook, studi di progettazione seri, ma soprattutto “smart”, vincono premi in denaro, anche se poi di concreto purtroppo per la realizzazione dei loro sogni non v’è nulla. Tuttavia a pagina 6 della tavola OC0002 (relazione opere compensative Sicilia) del nuovo progetto definitivo, c’è ancora il progetto di Oriol Bohigas per il PIAU, intervento da 32.5 milioni di euro 2011 da rivalutare al 2024. Questo progetto è più vecchio sì di quello di Lucchesi, però pensato con il ponte ed inserito appunto nei costi di progetto delle opere compensative.
Il perché di nessuna stazione intermedia tra snodo Contesse e Messina Centrale
Vi ricordo che il vecchio progetto definitivo, figlio del progetto preliminare approvato nel 2003, prevedeva fa fine della ferrovia in pieno centro, in via S. Cecilia e dunque era prevista una stazione chiamata “Messina Ponte” località Maregrosso.
Con le modifiche volute dalla commissione Barbalace, la precedente commissione ponte del Comune di Messina nel 2010, la stazione fu cancellata e dunque nel progetto definitivo approvato dalla stazione appaltante il 29 luglio 2011 si era passati all’attuale “snodo Contesse” in prossimità della via del Carmine.
Tuttavia ancora oggi qualcuno ritiene che Stretto debba realizzare una stazione Sud, sbucando la ferrovia come abbiamo visto 3 km più a sud del centro cittadino, ed inizialmente si era parlato di una “Stazione Gazzi” ubicata praticamente immediatamente a sinistra dello snodo Contesse. Ma pur tuttavia di questa stazione non vi è traccia né nelle 8.280 tavole del progetto definitivo approvato il 29/07/2011, né nelle 9.251 di quello aggiornato approvato lo scorso 15/02/2024. Come non vi è traccia nelle otto opere di compensazione la cui realizzazione fa parte dei costi previsti nel progetto del ponte.
In conclusione, nell’attesa che si scelga di fare diversamente, ad oggi mentre per i passeggeri diretti a Catania e Palermo col Freccia Rossa (alta velocità), non vi è alcun problema perché il loro viaggio procede spedito senza alcuna sosta a Messina centro (eventuali imbarchi a Messina potrebbero essere dunque previsti alla stazione Europa), per i passeggeri diretti a Messina ci sarà ancora una volta ad accoglierli la vecchia stazione centrale, solo tre minuti dopo essere usciti a Contesse dalla galleria S. Cecilia.
Stazione Europa
Mi vado sempre più convincendo che i passeggeri del Freccia Rossa che dovranno salire o scendere a Messina dovranno utilizzare la stazione Europa (sempre se il Freccia Rossa non raggiunga Messina Centrele e poi torni indietro, come ad esempio avviene a Napoli), stante che nei 3.1 km dallo snodo Contesse a Messina Centrale non v’è traccia di previsioni di stazioni da parte di Stretto. In una parola tuttavia, come avviene in altre città italiane, non c’è nulla di male se il Freccia Rossa va a Messina Centrale e poi fa un pezzo indietro per proseguire per Catania o Palermo.
Dopo la caducazione Barbalace della Messina Ponte (a Maregrosso), le fantomatiche piccole stazioncine Messina Contesse (immediatamente a destra dello snodo) e Messina Gazzi (immediatamente a sinistra dello snodo), non sono previste nemmeno tra le otto opere compensative delle nuove 9.251 tavole del nuovo esecutivo.
Di più. Tra le compensative S1 è previsto il Waterfront del mio “amico” Oriol Bohigas (lo conobbi al bar Aiello nel lontano 2005), vedi tavola OC0002 e non il fantasmagorico progetto render con cui Lucchesi si aggiudicò un concorso di progettazione nel 2015 a ponte caducato.
© Ing. Giuseppe Palamara 2024