Nel decreto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina “rileviamo uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi“.

Lo ha affermato il presidente dell’Anac Giuseppe Busia presentando al Parlamento la relazione annuale sull’attività dell’Anticorruzione.

Il recente decreto-legge, sulla base di un progetto elaborato oltre dieci anni fa, ha aggiunto, “ha riavviato l’iter di realizzazione del ponte tra Sicilia e Calabria. Sono stati, da parte di Anac, proposti alcuni interventi emendativi volti a rafforzare le garanzie della parte pubblica, non accolti, tuttavia, dal Governo in sede di conversione del decreto”.

Ha concluso il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia.