Il via libera definitivo da parte del Parlamento al decreto Ponte è una buona notizia. Mi congratulo con il ministro Salvini che tanto ha creduto in questo provvedimento”.
Così Roberto Occhiuto, Presidente della regione Calabria all’indomani dell’approvazione della legge che riattiva il “Ponte sullo Stretto”.
Stretto.

“La nostra Regione avrà grande giovamento dalla realizzazione di questa grande opera e dall’ammodernamento delle infrastrutture connesse, che avranno una decisa accelerazione: dalla Strada Statale 106 all’Autostrada del Mediterraneo, fino all’Alta velocità e all’Alta capacità ferroviaria”.

Poi Occhiuto aggiunge: “Del Ponte non si è mai parlato tanto e soprattutto non si è mai fatto tanto realmente per realizzarlo. Credo
che questa sarà una grande infrastruttura capace di attrarre altre infrastrutture. Ai teorici del benaltrismo andrebbe ricordato che quando si doveva fare l’autostrada del Sole, molti dicevano ‘questi sono matti, pensano all’autostrada e mancano le strade
‘”.

Dice il presidente della Regione Calabria, parlando con i giornalisti a margine del convegno “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria”, al teatro Massimo di Palermo. “Il Ponte, quindi, servirà anche a migliorare il livello di infrastrutture della Calabria e della Sicilia, anche perché non può rimanere una cattedrale nel deserto“, chiarisce.

Non è finanziato nel Def? Non mi sembra una notizia, si sapeva che nel Documento di economia e finanza non ci sarebbero state le risorse per questa grande infrastruttura”. Dichiara, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24.
C’è la disponibilità delle due Regioni più immediatamente interessate, la Calabria e soprattutto la Sicilia, a partecipare al finanziamento di quest’opera pubblica. Per cui, c’è sicuramente la volontà di realizzarlo, bisogna solo individuare le forme di finanziamento comunitarie e italiane. Attraverso l’Europa ci sono risorse importanti – continua il presidente Occhiuto -, si tratta di riprogrammarle nella direzione di investire
in quest’opera strategica per il nostro Paese
”.

Il Governatore sottolinea, intervistato a Start, su Skytg24, che per quanto riguarda i rischi in caso di terremoto, “i tecnici e gli esperti hanno fatto chiarezza su questo. I ponti sono infrastrutture resistenti agli eventi sismici perché il loro periodo di oscillazione è così ampio che i terremoti non incidono su di loro. Ci sono esempi di terremoti molto violenti, che si sono registrati in alcune parti del mondo, in cui gli unici
manufatti che sono rimasti erano quelli alti come i ponti. Non c’è questo pericolo, i sismologi e gli esperti lo hanno detto con chiarezza. E il ponte a una campata rappresenta il progetto più sicuro rispetto a quello a più campate. Le critiche su questi aspetti sono quindi per il governatore “argomenti senza alcun sostegno scientifico
“.

Michele Bruno