La più grande beffa che il diavolo abbia mai fatto è stata far credere al cittadino messinese le cantierizzazione del Messina Bridge porterà reali disagi (citazione liberamente tratta dal film I soliti sospetti). Più precisamente che chissà quanti camion circolerebbero ogni giorno nelle strade cittadine. Tutto falso, il materiale di risulta verrà trasportato via mare e servirà in buona parte al ripascimento delle coste ad ovest della provincia Messinese (Saponara, Villafranca, Venetico, Torregrotta, fino a Monforte San Giorgio) e il resto verrà trasportato, sempre su chiatta, a Gioia Tauro da dove proverranno anche i conci e tutto il restante materiale prefabbricato che servirà alla realizzazione di torri e impalcato
Trasporti via mare
Si fornisce di seguito una descrizione dei trasporti via mare. La costruzione del ponte comporta trasporti e operazioni di montaggio che comportano interferenze con il traffico marittimo nello stretto. La fornitura degli elementi prefabbricati del ponte avviene via mare così come una parte delle forniture di cemento e, eventualmente, di altre forniture minori. Si verificano tre tipi di interferenza in rapporto alle fasi di montaggio delle strutture:
- operazioni di trasporto dei conci per le torri, dei conci per l’impalcato dell’Attraversamento e delle bobine dei cavi di sospensione
- operazioni di messa in opera dei cavi di sostegno della passerella (Catwalk) che richiede la chiusura totale del passaggio marittimo per periodi limitati e ripetuti
- montaggio degli elementi di impalcato che comporta la chiusura parziale per periodi limitati e ripetuti di corridoi dedicati alle zone di sollevamento e montaggio
Descrizione sintetica delle operazioni interferenti con il traffico marittimo:
Pontili: sulle due sponde, sia in Sicilia che in Calabria, è prevista la costruzione di due pontili a servizio dei cantieri, da rimuovere a fine lavori. I pontili sono dimensionati per l’attracco di chiatte di diverse tipologie per la durata dei lavori dell’opera di attraversamento. I pontili sono strutturalmente dimensionati per consentire lo scarico dei conci di torre, del peso di circa 1200 t ciascuno.
- Trasporto di conci di torre: ogni torre è formata da 24 conci più tre trasversi e strutture minori, assemblati in siti remoti e trasportati con open deck barge fino ai pontili corrispondenti. Allo stesso modo vengono trasportate altre forniture come giunti, strutture provvisorie, pendini mecc,…
- Trasporti dei cavi principali del ponte: vengono trasportati dal paese di provenienza al deposito provvisorio di Gioia Tauro, avvolti in 1350 bobine di circa 150 t di peso. Dal deposito vengono trasportate con open deck barge (letteralmente “chiatta a ponte aperto” n.d.r.) al pontile di Ganzirri dove è previsto un ulteriore stoccaggio provvisorio per circa 130 bobine, eventualmente implementabile con stoccaggi in vicinanza del blocco di ancoraggio.
- Cavi di supporto della passerella: ciascuna passerella è supportata da 16 cavi ad alta resistenza di cui il 50% è trasportato via mare.
- Conci dell’impalcato: l’impalcato del ponte è costituito da conci di 60 m di lunghezza, che vengono stoccati temporaneamente a Gioia Tauro (CO.05) e trasportati sotto i cavi con open deck barge rimorchiate. Il sollevamento avviene attraverso funi sospese.
- Fornitura di cemento: per l’esecuzione dei getti massivi sono necessari cementi speciali e additivi trasportabili via mare. Allo scopo, sono previsti silos di stoccaggio in corrispondenza dei pontili.
Traffico marittimo associato ai pontili di servizio. Considerando che, allo stato attuale, non sono chiusi i contratti di fornitura, si possono dare indicazioni non vincolanti sulle modalità di trasporto. Conci di torre: sono formati da 24 x 2 = 48 elementi di circa 1200 t ciascuna. Si prevede di utilizzare open deck barge adatte al trasporto di 4 conci per un periodo dell’ordine di circa un anno. Trasversi delle torri: n°3 elementi del peso di circa 1000 t ciascuno con trasporto effettuato nello stesso periodo di montaggio dei conci per le torri. Per il versante siciliano, si deve aggiungere il trasporto dei cavi per un totale di circa 1350 bobine di circa 150 t di peso ciascuna, per un totale di 175.000 t Cemento: quantità previste – 5.000T/settimana per un periodo di circa 30 mesi. Eventuali altre forniture per quantità minori fino al termine del cantiere. Oltre a queste attività, è previsto il trasporto fra le due sponde del personale di cantiere in piccole imbarcazioni.
Chiusura totale dello Stretto per lancio cavi portanti della passerella di servizio
Per quanto indicato nello schema di montaggio descritto negli elaborati contenuti nella WBS: MT S7 CA, si prevedono 8 operazioni di lancio in giornate non consecutive. Per ognuna sarà necessaria la chiusura del traffico marittimo per una durata massima di 8 ore. I cavi arriveranno in Calabria in bobine. Una nave trainante svolgerà le bobine attraversando lo Stretto. Raggiunta la costa siciliana il cavo sarà sollevato fino alla sommità della torre secondo la geometria di catenaria prevista
Chiusura parziale dello Stretto per posizionamento e sollevamento conci dell’impalcato
Si prevede che il trasporto dei conci d’impalcato sia fatto con open deck barge, rimorchiate, del tipo impiegato per il trasporto dei conci torre. Il posizionamento sarà fatto con l’aiuto del sistema GPS.
Il trasporto tipico è effettuato con due conci sovrapposti di 60 m di lunghezza con un peso di ciascun elemento di circa 1150 t . L’operazione di montaggio segue le seguenti fasi:
- Avvicinamento della chiatta nella posizione di sollevamento;
- Posizionamento nell’asse di sollevamento con ausilio del sistema GPS;
- Abbassamento della fune ed aggancio del concio;
- Sollevamento del concio.
Si applica la stessa sequenza per tutti i conci. Tali operazioni richiedono otto ore diurne e un’area quadrata di 250m di lato con centro nell’asse del concio da montare. Poiché devono essere montati 75 conci, la durata complessiva dell’operazione è dell’ordine di 5 mesi di lavoro in condizione meteo-marine favorevoli. (tavola CZ0002)
Rinaturalizzazione e ripascimento dei litorali
Gli interventi sono volti alla riqualificazione e rinaturalizzazione della fascia costiera, mediante la protezione dei litorali nelle località S. Margherita Marina e Briga Marina, tra i Torrenti Schiavo e Briga. Gli interventi sono complementari tra di loro e sono trattati sia unitariamente che separatamente in quanto dal punto di vista funzionale perseguono le stesse finalità mentre dal punto di vista dello stato di avanzamento della progettazione sono a due stadi differenti essendo il primo già a livello di progettazione esecutiva ed il secondo al livello di progettazione preliminare. Nella scheda comunque e’ riportato anche un quadro economico unico qualora gli interventi possano essere accorpati in vista di un’unica esecuzione. In tal caso e’ opportuno adeguare il progetto dell’intervento tra. I Torrenti Briga e Schiavo al livello di progettazione superiore per uniformare i contenuti tra i due interventi e poter procedere ad una più razionale esecuzione. (tavola OC0016)
© Ing. Giuseppe Palamara 2023