“Dire che esiste già un progetto valido per la realizzazione del ponte è fuorviante. Il progetto definitivo non è stato approvato. Non ha mai ottenuto la compatibilità ambientale perché, secondo la Verifica di ottemperanza del ministero dell’ambiente Ambiente dell’aprile 2013, ‘le risposte fornite sono state parziali, lacunose e non sempre esaustive'”. Lo denuncia in una nota il Comitato “Invece del Ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dello Stretto” dopo l’approvazione della legge di conversione del decreto-legge relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

“Inoltre non è stato approvato dal Cipe, come necessariamente richiesto dalla legge, né dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. – prosegue il Comitato – Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato alcune Faq con relativa risposta. Tutte le risposte fornite sono parziali, incomplete, fuorvianti e poco credibili”.

Tra le risposte verso le quali il Comitato si mostra maggiormente perplesso c’è quella sui terremoti: “Asseritamente – si legge nella nota del Comitato – il Ponte resisterebbe a un terremoto 7.1 ma è falso che, allo stato attuale delle conoscenze, sia questo un adeguato margine di rischio. Appena nel 2020 Cnr e Ismar hanno affermato che non avendosi ancora un quadro preciso degli scenari di rischio geologico occorre considerare lo scenario peggiore che, nel caso dello Stretto di Messina, non può essere dissimile dal terremoto del 1999 a Izmit (magnitudo 7.4) e addirittura da quello dei recenti eventi di Sumatra o del Giappone (magnitudo 8.7 e 8.9)”.