Esulta il senatore Nino Germanà, relatore in aula della legge sul Ponte sullo Stretto di Messina, che per l’occasione ha portato con sè il papà Basilio, autentico motore delle battaglie per la realizzazione della mega infrastruttura. Un altro protagonista della stagione del Ponte, oggi dimenticato, è stato il sen. Nino Calarco, presidente della Stretto di Messina per tanti anni. Lo stesso Nino Germanà lo ricorda.
“Grazie al lavoro costante e pragmatico svolto da subito dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e a un esecutivo di centrodestra, prende forma finalmente un progetto che la sinistra ha accantonato per anni. Voglio ricordare tutti i siciliani che si sono battuti per la sua realizzazione, uno fra tutti il compianto senatore messinese Nino Calarco, giornalista, uomo di grandi idee, politico per missione. Per 44 anni ha diretto la Gazzetta del Sud, giornale dei siciliani e dei calabresi, ed è stato anche presidente della Società Stretto di Messina dal 1987 al 2002. Il suo obiettivo era la realizzazione del collegamento tra la Sicilia e l’Europa. È anche a Calarco che oggi dedico questo grande risultato. Il Ponte sullo Stretto rappresenta la più importante opera strategica e green che potrà rendere il Meridione l’hub dell’Europa nel Mediterraneo. Un’occasione di riscatto e un potenziale occupazionale di 100.000 posti in 7 anni: lavoro vero e non ‘nero’ come quello che ha prodotto il reddito di cittadinanza. Basta con le teorie false e miopi degli ambientalisti che hanno sempre ostacolato tutto e che fortunatamente non c’erano quando furono costruite le piramidi. Oggi, con il dl Ponte, scriviamo una pagina di storia e disegniamo concretamente il futuro della Sicilia, del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa”.
Così il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega a Palazzo Madama, in dichiarazione di voto sul dl Ponte.