Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del Ponte sullo Stretto di Messina con la nuova rubrica “Finestra sul Ponte”, curata dall’ing. Peppe Palamara. Oggi la rubrica si occupa di un aspetto mai trattato fino ad oggi.

Un ascensore panoramico per il Messina Bridge

Nel 2020, in tempo di lockdown, ricevetti l’imbeccata di studiare la possibilità di realizzare un ascensore panoramico nelle torri del ponte sullo stretto di Messina (figura 1), dall’architetto siciliano da tempo trapiantato a Torino, Michele Comparetto, gestore del sito Non solo ponte e che nel 2011 ebbe l’onore di confrontarsi a Messina con la commissione consiliare ponte presieduta, come ricorderete, da Nicola Barbalace, per promuovere le sue idee di sfruttamento del ponte sullo stretto di Messina come attrattiva turistica.

Lui invero era molto estremo, oltre all’ascensore panoramico, suggeriva addirittura una funivia lungo i cavi, io invece oltre all’ascensore, come vedremo abbastanza facilmente realizzabile con poche varianti al progetto, pensavo più a due ruote panoramiche sulle due coste, alte almeno 250 m, sulla falsa riga di quella esistente sui luoghi dell’ Akashi Kaikyo Bridge, allora ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo; record battuto nel 2022 dal 1915 Çanakkale Bridge realizzato sullo stretto dei Dardanelli, tra gli altri, dalla stessa WeBuild che dovrà costruire il Messina Bridge. Ruota panoramica giapponese alta appena 112,5 m, si pensi che London Eye a Londra è invece 135 m, mentre la più alta del mondo è stata realizzata manco a dirlo a Dubai, la Ain Dubai ed alta esattamente il doppio ovvero 250 m.  Ruota panoramica in cui io sono stato in honey moon in Giappone nell’ottobre del 2019 (figura 2), allorquando “costrinsi” la mia sweet half ad includere Osaka tra le tappe (le altre due nei 12 giorni del viaggio furono Tokyo e Kyoto), per poter percorrere il ponte sospeso più lungo del mondo (figura 3 vista dalla ruota).

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Figura 1 – Un ascensore panoramico alto 399 m su una delle gambe di ognuna delle due torri (costa sicula e costa calabra) del Messina Bridge. Anche questo sarebbe un record mondiale.
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Figura 2 – Visione notturna della ruota panoramica dell’Akashi Kaikyo Bridge
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Figura 3 – Vista dell’Akashi Bridge dalla ruota (foto scattata personalmente il 18 ottobre 2019)

Il sistema di ascensori nelle torri previsto dal progetto definitivo

Le torri devono essere dotate di ascensori, di scale e scale a pioli per dare accesso a scopo di ispezione dell’intera superficie interna delle torri, delle traverse delle torri, della sella del cavo principale e di altri sistemi meccanici ed elettrici. Gli ascensori hanno porte per l’ispezione alle fermate intermedie sul complesso delle torri e delle scale. (tavola PS0209)

In pratica ogni ascensore apre all’interno della gamba (figura 4 pianta e sezione, figura 5 fase del montaggio), da un punto di vista strutturale dunque non cambierebbe nulla se si pensasse di fare l’apertura all’esterno della gamba. In maniera semplicistica si tratterebbe di mantenere intatta la struttura da un punto di vista statico/strutturale ad esempio con una banale sostituzione del materiale: vetrocemento al posto del calcestruzzo, ricalcolando e riverificando in virtù della nuova concezione.

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Figura 4 – Ascensore di progetto nella gamba della torre – pianta e sezione (tavola PS0240)



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Figura 5 – Ascensore – fase del montaggio

Come nella CN Tower a Toronto

Attualmente la torre canadese, alta 553 m è la sesta struttura autoportante più alta del mondo (figura 6) ed è stata la più alta del mondo per ben 41 anni, dal 1976 al 2007. Principalmente ha la funzione di un enorme trasmittente per telecomunicazioni ma che ha anche la funzione di parafulmine, è la più grande attrattiva turistica della città di Toronto. Dall’alto si può ammirare tutta la skyline della città canadese, la visuale del lago Ontario fino alla città di Detroit e la visuale a nord si perde per l’immensa pianura che porta fino alla baia di Hudson. In cima alla torre si trovano un ristorante, un piano bar ed un punto di osservazione con terrazza esterna. Uno dei punti di forza della terrazza d’osservazione è il Glass Floor: in pratica, una parte del pavimento è ricoperta di spessi vetri che permettono ai visitatori di camminare con la sensazione di esser sospesi nel vuoto alla impressionante altezza di 347 metri. Il ristorante situato a 360 metri di altezza è inoltre girevole e compie un giro completo intorno all’asse della torre ogni 90 minuti. Nel punto più alto della torre, lo Skypod, situato a 447 metri d’altezza, nelle giornate limpide si possono vedere le grandi pianure e, a sud, gli Stati Uniti d’America. Ma tutto questo ai canadesi non bastava, ed ecco che nel 2008 venne l’idea di rendere panoramico uno dei 9 ascensori presenti al suo interno. Quindi vengono installati pannelli di vetro in uno degli ascensori della CN Tower, stabilendo così un altro nuovo record mondiale per gli ascensori panoramici (glass elevator): con 346 m di altezza diventa l’ascensore con pannelli e con pavimento in vetro più alto del mondo (figure 7 e 8). Primato che con 399 m potrebbe essere battuto proprio dai due glass elevator che si potrebbero realizzare in una delle due gambe di ciascuna delle torri del ponte sullo stretto, sia sul lato calabro che su quello siculo.

Animazione ascensore panoramico nel Messina Bridge

Nelle figure 9 ed 10 il nostro studio e nel video del nostro canale YouTube che segue l’animazione realizzata nel 2020.Il video animato

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Figura 6 – Le strutture autoportanti più alte del mondo. La CN Tower di Toronto è al 6° posto
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Figura 7 – Vista aerea della CN Tower
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Figura 8 – L’ascensore panoramico della CN Tower, realizzato nel 2008 ovvero 32 anni dopo la costruzione della torre
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Figura 9 – Fase di studio in Autocad 3D del materiale da scegliere per il rendering della torre



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Figura 10 – Rendering delle gambe della torre sicula (stavolta con base) geolocalizzate e calate su Google Earth

Vogliamo concludere spiegando il perché della scelta progettuale di un colore bianco riflettente e non magari una colorazione arancio/vermiglio come il Golden Gate Bridge o un qualcosa che riproduca i colori della bandiera nazionale, come ha fatto la Turchia con il bianco e rosso scelto per il 1915 Çanakkale Bridge.

Il colore del Ponte

Utilizzo di vernici e/o materiali riflettenti. Al fine di rendere maggiormente visibile la struttura ai migratori soprattutto durante le Il colore del poondizioni meteorologiche avverse, si ritiene necessario verniciare le strutture portanti (torri) utilizzando il colore bianco. In tal modo sarò aumentato il riflesso della luce naturale e della luce artificiale delle aree circostanti, con un conseguente aumento della visibilità. (tavola AS0083).

Peppe Palamara ˚(©)